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Intervista a Massimo Franzaroli, fondatore di Pulsar Engineering: 35 anni di Innovazione e Sfide

Intervista a Massimo Franzaroli, fondatore di Pulsar Engineering: 35 anni di Innovazione e Sfide

Massimo Franzaroli, mente visionaria ed esperto nel settore dell'ingegneria, celebra quest'anno i 35 anni di Pulsar Engineering, azienda da lui fondata e portata al successo. Un traguardo significativo che testimonia la sua tenacia, la sua passione per la tecnologia e la sua capacità di anticipare le esigenze del mercato.
In questa intervista, Franzaroli racconta qualche aneddoto della sua storia alla guida dell’azienda e la sua visione del futuro. Un viaggio attraverso l'innovazione, la passione per la tecnologia e la tenacia di fronte alle sfide.
Pulsar Engineering, nata da un'idea lungimirante di Massimo Franzaroli, è oggi un'azienda leader nel settore tissue, riconosciuta a livello internazionale per la sua eccellenza nella progettazione e realizzazione di soluzioni innovative.
Franzaroli ripercorre momenti memorabili e sfide del suo percorso, dai primi passi mossi con entusiasmo e intraprendenza, fino alla guida di un'azienda solida e affermata.
Franzaroli è un esempio di come la passione, unita a competenze tecniche e imprenditoriali di alto livello, possa portare alla realizzazione di grandi sogni. La sua storia è un'ispirazione per tutti coloro che desiderano intraprendere un percorso simile e lasciare il proprio segno.
Massimo Franzaroli, lei è il fondatore di Pulsar, azienda leader nella produzione di sistemi di trasporto e macchine per il settore tissue. Quest'anno celebrate 35 anni di attività.

Qual è stato il momento più memorabile di questo lungo percorso?

MF: Scegliere un solo momento è difficile, perché sono stati tanti e ognuno ha avuto il suo valore. Tra i primi che mi vengono in mente, il deposito del primo brevetto nel 1998/99, l'inizio dell'export che ci ha fatti uscire dai confini locali, e l'inaugurazione della nuova sede di Castel Maggiore.
Ma se devo scegliere un aspetto che mi ha dato più soddisfazione, è stato vedere le persone che sono entrate in azienda crescere e diventare figure chiave per il nostro successo. Questo è stato il vero motore del nostro progresso.

Quali sono state le sfide più grandi che ha dovuto affrontare e come le ha superate?

MF: La sfida più ardua è stata senza dubbio affrontare la cassa integrazione del 2008. Azzerare anni di lavoro è stato durissimo, soprattutto perché non me l'aspettavo. Ci sono voluti due anni difficili per riemergere, ma da quel momento abbiamo imparato tantissimo e l'azienda ne è uscita più forte. Con tutti i ragazzi dell'azienda, che avevano mutui e altre responsabilità, sembrava un dramma. In realtà, alla fine abbiamo dovuto affrontare solo una settimana di fermo, quindi tutto sommato è stato più lo spavento che altro. Tuttavia, questa esperienza mi ha insegnato molto e mi ha fatto cambiare profondamente.

In che modo Pulsar si è evoluta nel corso degli anni?

MF: L'azienda si è evoluta cambiando continuamente, senza mai fare le stesse cose. Da un lato, questo ha portato a una grande evoluzione in termini di prodotto e di competenze. Tuttavia, questo continuo cambiamento non ha permesso all'azienda di crescere quanto avrebbe potuto in termini di numero di dipendenti e fatturato, poiché era impossibile stabilizzare un prodotto facendo sempre cose nuove.

Quali consigli darebbe ai giovani che si affacciano al mondo del business?

MF: Di avere coraggio, determinazione e di non aver paura di cambiare. Questo è un momento ricco di opportunità, con un modello di business e di impresa in continua evoluzione. Ci vogliono idee innovative, tenacia e la capacità di cogliere i mutamenti del mercato.

Qual è la sua visione per il futuro di Pulsar Engineering?

MF: Il futuro di Pulsar richiederà un cambiamento radicale, soprattutto nel modo di relazionarsi con il mercato e nell'organizzazione interna. Le persone all'interno dell'azienda dovranno avere competenze più ampie e flessibili per adattarsi rapidamente alle esigenze del mercato. Questo è un momento cruciale per la nostra azienda e dobbiamo cogliere questa opportunità per dare un futuro solido a Pulsar.

C'è un aneddoto particolare legato alla sua attività che le piacerebbe condividere?

MF: Ci sono tanti aneddoti, davvero tanti. Uno degli aneddoti che ricordo con più affetto è quando una delle prime dipendenti mi ha comunicato che sarebbe diventata mamma. Era un momento molto emozionante per me, soprattutto perché non ho figli, la notizia mi riempì di gioia. Era un segno di come l'azienda fosse diventata una famiglia. Sul piano lavorativo, invece, un altro ricordo significativo è legato al primo evento "Tecnologia e Passione" del 2006. In quell'occasione, coinvolgemmo tutti i tecnici delle aziende che ci avevano dato fiducia e contribuito alla nostra crescita nel mondo del tissue. Durante l'evento, ringraziammo personalmente ognuno di loro davanti a un vasto pubblico per il loro contributo. Molte delle loro richieste si erano trasformate in soluzioni innovative, alcune delle quali erano diventate brevetti. Queste persone, pur non essendo imprenditori o dirigenti, lavoravano all'interno delle aziende e grazie a loro, Pulsar è riuscita a crescere, risolvendo problemi che sono poi diventati prodotti apprezzati sul mercato.
Questi sono solo alcuni dei momenti più significativi che mi vengono in mente. Sicuramente ce ne sono molti altri, ma questi due sono quelli che ritengo più interessanti da raccontare.

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